Risarcimento danni da incendio auto, le responsabilità del proprietario del veicolo e dell’assicurazione.
Chi risarcisce i danni causati da un’auto in fiamme?
Risarcimento danni incendio auto, cosa succede quando un’auto prende fuoco e danneggia le proprietà vicine? Analizziamo un caso specifico di un nostro assistito: un’auto parcheggiata vicino alla sua abitazione ha preso fuoco, danneggiando le finestre, il citofono e le vetrate del suo ufficio. La compagnia assicurativa del veicolo sembra non voler risarcire i danni. Ma chi deve pagare in queste situazioni?
Vediamo cosa dicono la legge e la giurisprudenza a riguardo in merito al risarcimento danni da incendio auto.
Responsabilità oggettiva: cos’è?
Il legislatore ha stabilito delle eccezioni alla regola generale di responsabilità, introducendo il concetto di responsabilità oggettiva. Questo significa che alcune persone possono essere ritenute responsabili per i danni indipendentemente dalla colpa. La responsabilità oggettiva si basa sull’obbligo di controllo e gestione dei beni o delle attività da cui possono derivare danni, come descritto nell’art. 2051 del codice civile. Questo articolo stabilisce che chi ha la custodia di un bene è responsabile dei danni causati dal bene stesso, salvo che non provi il caso fortuito.
Circolazione stradale e responsabilità
Nella circolazione stradale, l’art. 2054 del codice civile specifica che il conducente di un veicolo è tenuto a risarcire i danni causati a persone o cose, a meno che non dimostri di aver fatto tutto il possibile per evitarli. In caso di collisione tra veicoli, si presume che ciascun conducente abbia contribuito in egual misura al danno. Il proprietario del veicolo è responsabile insieme al conducente, a meno che non provi che la circolazione è avvenuta contro la sua volontà. Questa norma estende la responsabilità del proprietario ai danni derivanti da difetti di costruzione o manutenzione del veicolo, configurando una forma di responsabilità oggettiva.
Obbligo di assicurazione
Secondo l’art. 122 del Codice delle Assicurazioni (d. lgs. n. 209/2005), è obbligatorio per ogni proprietario di veicolo stipulare una polizza di assicurazione per responsabilità civile (RCA) derivante dalla circolazione dei veicoli. Questa assicurazione protegge sia il danneggiato che l’assicurato: il primo viene risarcito anche se il responsabile non è solvibile, mentre il secondo è protetto da richieste di risarcimento che potrebbero compromettere la sua stabilità economica.
Auto in fiamme sulla pubblica via: chi paga?
Un caso particolare riguarda l’incendio di un veicolo in sosta sulla via pubblica, che provoca danni ad altri veicoli o a immobili vicini. È cruciale determinare se la sosta rientra nel concetto di circolazione ai fini dell’applicazione dell’art. 122 del Codice delle Assicurazioni. Se sì, l’assicurazione è tenuta a risarcire i danni; in caso contrario, il proprietario del veicolo è responsabile secondo l’art. 2051 c.c., senza possibilità di rivalersi sull’assicurazione.
La giurisprudenza ha evoluto la sua posizione su questa materia. Inizialmente, la Corte di Cassazione aveva stabilito che l’incendio di un veicolo poteva essere considerato parte della circolazione solo se derivava da una collisione (sentenza n. 4575/1998) o dall’uso normale del veicolo (sentenza n. 17626/2003). Di conseguenza, se l’incendio non era collegato a tali circostanze, si applicava l’art. 2051 c.c. e l’assicurazione non era obbligata al risarcimento.
In sintesi, la responsabilità per i danni causati da un’auto in fiamme può ricadere sul proprietario del veicolo o sulla sua assicurazione, a seconda delle circostanze specifiche e delle interpretazioni giuridiche vigenti.
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